La domanda è: strada maestra per l'infelicità o opportunità della vita?
Chiunque lavori negli affari europei a Bruxelles sentirà prima o poi parlare del Collegio d'Europa, detto anche "Collegio di Bruges" o per gli affezionati "Le Collège". Le opinioni sul Collegio, ovviamente tra gli insider, possono essere divise in due categorie:
1) Utilissimo. Un passepartout, mi ha cambiato la vita, ci ho trovato il fidanzato, mi ha spalancato le porte bruxellesi e ho 100 persone con cui uscire tutte le sere. Per non parlare della mailing list, su cui trovo tutto, da una lavatrice usata al mio prossimo posto di lavoro.
2) Pessimo. Mi ha rovinato la vita. Sono entrata in crisi col fidanzato, mi ha creato esigenze e ambizioni finora oscure e sconosciute, mi ha precipitata/o in un vortice insoddisfacente di stage e lavori stressanti e/o noiosi.
Il Collegio d'Europa è, in sintesi, un master di un anno in studi europei, che si svolge a Bruges (la cosiddetta Venezia del Belgio), oppure a Varsavia. Nato negli anni Cinquanta, agli albori dell'Unione europea, il Collegio è considerato uno degli istituti più prestigiosi nel suo campo. Non a caso, moltissimi funzionari europei hanno l'anno di Collegio nel CV, anno che tra l'altro viene conteggiato come esperienza professionale nella selezione interna della Commissione.
A parte i contenuti del master, che non sono molto diversi da quelli che si potrebbero apprendere in qualsiasi buon corso di studi simile, il Collegio dà una decisa marcia in più dal punto di vista del networking. A parte la platea di professori e professionisti ben inseriti negli EU Affairs, se, come accade nel 90% dei casi, dopo il Collegio si approda a Bruxelles, il grosso del networking è già stato fatto: oltre ad avere un centinaio di conoscenti (spesso buoni amici, dopo che si passa un anno a mangiare, dormire e studiare insieme), si ha accesso alla magica mailing list dove ci si scambiano appartamenti e (decisamente meno spesso) offerte di lavoro.
In sostanza, dopo anni di ragionamenti, sono giunta alla conclusione che l'effetto positivo del Collegio è, in genere, inversamente proporzionale all'età. Mentre ad esempio gli MBA sono pensati anche per un mid-career professional, che magari lascia un lavoro mediamente soddisfacente per investire su un master e migliorare la propria posizione, il Collegio è meglio da giovani. Al Collegio si ha accesso con selezione a partire dalla laurea triennale in alcuni Paesi, dalla specialistica in Italia (informazione che potrebbe non essere aggiornata). Ne segue che un 28enne italiano (noi, per una serie di motivi, arriviamo un pelino più tardi) si può dover trovare a sudare e faticare per raggiungere gli stessi risultati che un 21enne francese sembra non fare alcuno sforzo per raggiungere.
Dal punto di vista sociale, per un 21enne, vivere un anno in un campus dove si conduce una vita abbastanza singolare può essere un divertimento. Andando avanti con l'età, possono insorgere resistenze e intolleranze dovute al fatto che magari a 28 anni ci si è già creati una vita, si hanno già delle abitudini e magari anche un partner fisso, elementi difficili da conciliare con la vita in un collegio.
Il gap di età continua poi in seguito, quando ci si affaccia sul mercato del lavoro bruxellese a 29 anni con lo stesso livello di esperienza del 21enne, ormai divenuto 22enne. Stesso stage, stessa retribuzione minima, stessi sacrifici. Ma età diverse.
Questi solo alcuni piccoli svantaggi da tenere in considerazione. Molti lamentano anche il fatto che per un anno al College si sentono dio in terra, praticamente già membri a pieno titolo dell'olimpo della diplomazia. L'anno abbonda in conferenze con ambasciatori, il discorso di inizio anno di Barroso, workshop in tecniche di negoziazione e corsi dal titolo che riempie la bocca di boriosa soddisfazione, come International security and conflict resolution (tenuto in realtà da un simpatico vecchietto che assistette alla firma degli accordi di Oslo e alla fine ti regala pure un libro pubblicato dalle Nazioni Unite. Non l'ho mai aperto ma in libreria fa bella figura).
Ebbene, dopo quest'anno ci si ritrova a condividere una casa con altri sei puzzoni come te, a ubriacarsi di vino da quattro soldi e parlare di tutto tranne che di Unione europea, mentre si cerca di stirare le camicie per non fare brutta figura in ufficio al primo stage.
Poi però qualche risultato arriva. Si fa fatica, perché i tempi sono quelli che sono e la competizione è altissima. Ma una volta usciti dal tunnel dello stage si inizia ad essere Junior, o si passa un concorso EPSO, e poi si fanno dei passi, chi più e chi meno, e sembra che piano piano ci si avvicini un po' all'olimpo che aveva attirato da studenti. Oppure si scopre che l'olimpo non è altro che procedure e gerarchia e poco altro, ma questa è un'altra storia.
Insomma, per il Collegio d'Europa vale la regola che si applica un po' a tutto: usare con saggezza e moderazione. Sicuramente è un'esperienza interessante, ma va condita ampie dosi di realismo e pragmatismo, per bilanciare le proprie (legittime) ambizioni con la realtà esterna, che non sempre premia gli sforzi o, se anche li premia sulla carta con un contratto prestigioso, magari non è come ci si immaginava.
E per evitare di sfiorare il ridicolo come un trentenne belga, sentito parlare ad una festa, che non avendo mai lavorato diceva "Sì ho appena finito il Collegio, e ora cerco un lavoro esclusivamente nella haute politique..."
Questo articolo è stato pubblicato anche su Scambieuropei
Vedi anche: il parere di un Professore ed ex alunno...
Davvero, davvero interessante. Mi hanno appena convocato per il colloquio e non so davvero cosa fare.
RispondiEliminaPremessa 1: da buon italiano, rientro nella categoria di cui hai parlato tu, quelli che arrivano "un pò tardi".
Premessa 2: Sono molto interessato alle quiestioni europee e vorrei trovare il modo di provare ad entrare in un "qualsiasi posto" che si trovi a Bruxelles e che si occupi di unione europea.
Domanda: Tu che mi consigli? Il collegio di Parma come lo vedi? E ancora: economicamente come funziona lì a Bruges? Libri, casa, ecc....
Ti ringrazio..
Paolo
Ciao Paolo,
RispondiEliminain bocca al lupo per il colloquio!
Credo che se davvero ti interessano le questioni europee, il Collegio sia una buona idea. Lì non respireresti altro per nove mesi!
Per il resto, la scelta dipende anche dalla tua situazione attuale in Italia e dalla tua disponibilità ad abitare all'estero dopo il master. Se, per esempio, hai già un buon lavoro che ti piace e non ti vedi ad abitare a Bruxelles nel lungo termine, forse è il caso di pensarci due volte. Anche perché ti assicuro che in Italia quasi nessuno conosce e riconosce il Collegio come qualcosa di prestigioso.
Il mercato bruxellese offre invece molte opportunità (di sicuro di più di quello italiano), e lì il Collegio è un ottimo biglietto da visita.
Da quello che so, il Collegio di Parma imita in qualche modo il Collegio d'Europa ma non sono in alcun modo affiliati, per cui potendo scegliere, non ci andrei.
Premesso che il master l'ho fatto a Natolin (Varsavia), so che a Bruges siete alloggiati in residenze universitarie (coperte dalle fees) e anche i pasti (perlomeno quello serale) sono coperti. Per quanto riguarda i libri, non ne dovrai acquistare molti, il sistema è molto diverso da quello italiano e una gran parte del materiale viene preparato e distribuito ad hoc dall'insegnante. Poi ci si arrangia anche con fotocopie.
Spero che le info ti siano utili!
Fra
Grazie Francesca!
RispondiEliminaDavvero sono molto indeciso se fare o meno un Master del genere (se sarò ammesso, ovviamente). Non ho invece dubbi sul fatto di non voler lavorare in Italia e di voler provare a venire a Bruxelles (mi pare di aver capito che tu viva lì, giusto?).
Almeno vorrei provare, diciamo. Ti ringrazio ancora dei consigli e spero di poterti incontrare per offrirti un caffè. A Bruxelles, of course....
Il prossimo anno farò application per LLM.
RispondiEliminaHo qualche problema con le lettere di ammissione, potresti darmi qualche consiglio a riguardo?
@Antonino: se si più specifico volentieri...in che senso problemi?
RispondiEliminaciao:)
RispondiEliminaanch'io sono stata selezionata per il colloquio ma non ho ancora saputo niente..tu (Pablo) per caso hai qualche notizia? io a breve devo partire e non vorrei che mi chiamassero giusto in quei giorni:/
Francesca, ciao:) tu sei stata a natolin giusto?
ma avevi già fatto studi sull'europa orientale? come ti è sembrato il corso? la mia prima scelta in realtà è Bruges ma da quello che ho capito loro mi vogliono spedre a Natolin solo che avendo già fatto studi sull'europa orientale mi sembra stupido stare lì a ripetere per l'ennesima volta le stesse cose!
Ciao
Olimpia
I colloqui saranno in una di queste giornate: 9-10-11 maggio.
EliminaLa convocazione in settimana :)
@Olimpia. Si sono stata a Natolin. In realtà la specificità di Natolin non è tanto l'Europa dell'est, quanto il fatto che il programma è interdisciplinare, mentre quello di Bruges è specializzato fin dall'inizio. A Natolin insomma puoi scegliere nel secondo semestre di specializzarti in politiche di vicinato, ma anche in altri settori, come Governance e Single market. Quindi non per forza dovrai ripetere quello che hai già studiato. Il programma di Bruges tende ad essere settoriale (ideale se hai già le idee chiare sul fatto che vuoi essere economista o giurista), mentre quello di Natolin ti dà una panoramica più ampia sulle politiche europee, anche se poi un certo grado di specializzazione lo scegli.
RispondiEliminagrazie mille:)
RispondiEliminaio a settembre mi laureo al mirees (interdisciplinary research and studies on eastern europe) e il corso di natolin mi sembrava qualcosa molto simile a questo! ma tu come ti sei trovata? ti è servito? ti ha dato qualche possibilità in più?
scusami se ti riempio di domande ma sono veramente indecisa!!
ah! e un'altra cosa: com'è natolin? :)
Allora, sull'utilità del Collegio mi sono espressa nel pezzo sopra. Quello che vorrei sottolineare è che il Collegio dà una marcia in più quasi esclusivamente a Bruxelles, e soprattutto se si punta alle istituzioni. A Bruxelles il Collegio è un marchio che ha il suo peso, mentre fuori da qui è pressoché sconosciuto o al massimo equiparato ad un qualsiasi master in Studi europei. Ottime le opportunità di networking che offre.
RispondiEliminaNatolin è un'esperienza intensa: immaginati nove mesi a stretto contatto con altre 100 persone, a vivere, studiare, mangiare e divertirsi insieme. Il campus è in una zona tranquilla e verdeggiante di Varsavia (sta dentro ad un bel parco). In genere è un anno divertente e stimolante, anche se molti lamentano che in questo periodo si vive davvero un po' "fuori dal mondo".
ciao spero tu legga ancora il blog: ho fatto il colloquio per natolin, e se mi prenderanno arrivero' li all'eta' i 25 anni. credi sia troppo tardi? pensi che la mia esperienza di specialistica in polonia possa aiutarmi nel processo selettivo?
Eliminami sembra l'età perfetta!
EliminaScusate posso chiedervi che percorso di studi avete fatto prima di giungere a questo Collegio? Quante lingue sapete e a che livello?
RispondiEliminaI percorsi possono essere vari, ma in genere occorre un titolo di laurea specialistica (non so se nel frattempo le cose sono cambiate e basta una triennale, consiglierei di documentarsi direttamente dal sito internet del Collegio). Mentre per la sede di Bruges occorre aver studiato Economia, Giurisprudenza o Relazioni internazionali, il campus di Natolin accoglie studenti dalle formazioni più varie, incluse le lauree umanistiche come Lingue o Scienze della Comunicazione. Requisito fondamentale: conoscere inglese e francese perché il master è bilingue. Aiutano, nella fase di preselezione, esperienze che testimonino un interesse per le istituzioni europee o le relazioni internazionali (stage, corsi di specializzazione, ecc.).
EliminaGrazie, anche se rientro nei parametri forse non mi conviene...
EliminaCiao Fra,
RispondiEliminapuoi dirci qualcosa delle dinamiche del colloquio al MAE??
Ho passato la prima selezione anche io...grazie!
Il colloquio al MAE si svolge davanti ad una serie di persone, fra cui funzionari del MAE e rappresentanti del Collegio d'Europa stesso. Il colloquio punta innanzitutto a verificare la tua motivazione e una preparazione, anche se non dettagliata, sugli argomenti europei. Bisogna mostrare di avere le idee chiare su cosa si vuol fare con questo master, sul perché lo si fa. Inoltre vietato andare lì senza sapere, ad esempio, la differenza fra Consiglio d'Europa e Consiglio europeo. Bisogna avere una conoscenza almeno di base delle istituzioni europee e di come funzionano. A cui aggiungerei un minimo di conoscenze di attualità, ovvero che fa la UE in questi giorni e quali sono le sfide del momento.
RispondiEliminaMmmm il colloquio è tutto in lingua?
RispondiEliminase non ricordo male è in inglese e francese...d'altronde per studiare al Collegio è indispensabile padroneggiarle entrambe! (anche se posso dire che l'inglese serve di più del francese).
EliminaCavolo, io credevo fosse in francese! Attualmente, lavorando qui in Francia, il mio inglese è scomparso quasi del tutto. Che faccio, non mi presento proprio? :-(
RispondiEliminaciao Pablo!! So che se non sai il Francese non è un problema perchè puoi studiarlo al college..ma per l'Inglese penso sia un problema..uhm..pero' magari fai bene ad andare, magari il tuo inglese non è poi cosi' male ;), ALESSIA
RispondiEliminaCiao Fra,
RispondiEliminaanche io come molti ho sostenuto il colloquio al MAE qualche tempo fa e sono in attesa delle graduatorie. Resta il fatto che la borsa MAE copre meno di un terzo del costo totale del master, per cui, qualora venissi scelto, dovrei trovare altre forme di finanziamento. Ho visto che per esempio dovrebbero esserci delle borse del Dipartimento per le politiche comunitarie, ma in realtà non è chiaro né se vengano stanziate, né come vengano stanziate. Tu puoi magari darci qualche info e consiglio in più su borse di studio?
grazie mille.
Gibo.
Ciao Gibo,purtroppo non ho informazioni su borse di studio aggiuntive. Qualche anno fa la borsa era più alta e le tasse più basse, per cui in genere ci siamo arrangiati senza chiedere ulteriori finanziamenti. In bocca al lupo per la ricerca!
EliminaCiao a tutti.
RispondiEliminaIl mese scorso ho fatto pure io il colloquio per l'ammissione al Collegio d'Europa al Ministero degli Affari Esteri a Roma. Volevo sapere se per caso qualcuno di voi ha qualche notizia sull'esito delle selezioni.Grazie mille.
Ciao!
RispondiEliminaIl tuo blog è veramente simpatico. L'ho trovato perché è un po' di tempo che faccio "ricerche sul futuro", ahah :-). Mi sono laureato (triennale) in Relazioni Internazionali, ora sto studiando Giurisprudenza, e se tutto va bene fra due anni avrò finito. Ho dovuto ricominciare tutto dall'inizio con la seconda laurea (solo 3 esami convalidati), e quindi quando uscirò dall'università avrò' 28/29 anni. Tutti, compreso un selezionatore di risorse umane, mi dicono che oramai "sarò vecchio e finito". Ho fatto uno stage alla Rappresentanza Italiana all'ONU di Ginevra, parlo bene tre lingue (inglese, francese e spagnolo), e vorrei tanto non dover realmente credere a tutti quelli che mi stanno facendo vedere il futuro ancora più nero di quanto già non faccia io. A me piacerebbe lavorare a Bruxelles, senza troppe pretese (da ONG a gruppi di lobby), ma anche lì sarei considerato vecchio ed inutile come fanno qui in Italia?
Ciao Marco,
Eliminadire "vecchio e finito" mi pare esagerato. Quando si ha davvero intenzione di farsi il mazzo per arrivare da qualche parte, non bisogna mettersi limiti di età (soprattutto in questo caso, dove non avresti 50 anni ma 29!). Io stessa mi sono affacciata a Bruxelles all'alba dei trent'anni. La mia esperienza è che ci è voluto un po' di più per ingranare, perché andando avanti con l'età si è meno flessibili e un pochino più lenti. Ed è vero che qui a quell'età c'è gente che ha diversi anni di esperienza e psicologicamente può essere un po' fiaccante. Ma sono limiti nella nostra testa, più che altro.
Un consiglio sarebbe di cercare di passare almeno uno di questi due anni che ti rimangono all'estero, magari proprio a Bruxelles. Così inizi a riabituarti alla mentalità internazionale che avrai assaggiato a Ginevra. E inizi a fare il networking che serve per inserirti.
In bocca al lupo!
Ciao non so se risponderai mai, sono arrivate le lettere di convocazione per il colloquio. Secondo te come conviene prepararsi in vista dell'evento?
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RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminati volevo porre una domanda, onestamente non so se hai già affrontato questo tema - anche se non mi pare. Nello specifico vorrei sapere se l'esito del colloquio, che io ho effettuato giorno 26 Marzo 2013, sia comunicato all'interessato sia in caso di ammissione che in quello di "bocciatura". Sto sulle spine ormai da più di un mese e non riesco a fare altri progetti, anche mentalmente, senza sapere il risultato di questo colloquio.
Grazie in anticipo.
Un saluto,
G.
ciao, ho fatto anche io il colloquio, il 24 marzo. Non preoccuparti: andra' per le lunghe ancora, almeno altre due settimane, secondo la Dr.ssa Ranocchia.
EliminaSulla pagina facebook del college of Europe una ragazza italiana ha scritto di aver avuto risposta ed essere stata accettata. Mah....
EliminaIo anche ho fatto il colloquio a marzo (per european economic studies) ed ancora aspetto risposta.
devi chiamare la sede centrale del collegio a bruges, sanno tutto, hanno preso anche me.
EliminaPenso che per stemperare la tensione m'imbarcherò in una nave cargo a largo del corno d'africa. magari tra pirati e scorbuto dimenticherò questa selezione.
RispondiEliminaG.
non esagerare! anche se il Collegio è una bella opportunità ce ne sono mille altre, soprattutto se hai un'idea più o meno chiara di quello che vuoi fare e dove ti vuoi stabilire.
EliminaCiao!
RispondiEliminasono un ex studente erasmus a Bruxelles, e leggere il tuo blog è per me davvero un magnifico tuffo nel clima della capitale d'Europe! :)
Vorrei chiederti: ho sostenuto a marzo il colloquio per il Collegio, e come gli altri lettori sono in trepidante attesa. Tuttavia sono molto preoccupato anche per un'altra questione: sono laureando, e credo che riuscirò a finire i miei esami per luglio, ma a laurearmi nella sessione di ottobre. Ritieni, in base alla tua esperienza, che in caso di ammissione sarebbe possilbile essere ammessi nella mia situazione, con la condizione di discutere la tesi in ottobre? Il giorno del colloquio alcuni candidati dicevano che sarebbe possibile, ma in realtà al Ministero non hanno saputo rispondermi. E proprio non mi va di scrivere al Collegio senza ancora aver saputo gli esiti del colloquio...
Spero tu abbia notizie confortanti in merito!! :) Sono così preoccupato..
Intanto, ancora complimenti per il tuo brillantissimo blog! :)
mic!
in teoria, non è possibile. ma secondo me se ti prendono e se produci una prova:la domanda di laurea, controfirmata da università e relatore... comunque chiama +32-50- 47.71.11. sede centrale, ti dicono tutto.
Eliminaciao Mic, mi pare che il regolamento sia chiaro, ma vai a rileggertelo perché io non me lo ricordo. in bocca al lupo!
Elimina@fantasio per caso hai ricevuto notizie? La settimana scorsa la dott.ssa Ranocchia mi disse che entro questa settimana avrebbero mandato una mail a tutti, ma io non ho ancora ricevuto nulla.
RispondiElimina@Fra grazie per l'incoraggiamento :)
g.
Ciao! ho fatto le selezioni a Marzo e una settimana fa ho saputo di essere stata ammessa soltanto come riserva, quindi volevo chiederti...ma il Ministero pubblica una graduatoria degli ammessi? mi sembra come minimo strano che fino ad ora niente di ufficiale sia stato pubblicato.
RispondiEliminaBuongiorno, ho inviato la mia candidatura a gennaio e volevo sapere se qualcuno ha già avuto risposta delle preselezione. Grazie!
RispondiEliminaCiao, io ho ricevuto la mail tre giorni fa..ti hanno contattato?
EliminaCiao a tutti! ma nessuno ha informazioni chiare sulle modalità del colloquio? cosa chiedono? quanto in ogni lingua? fanno domande di attualità? esempi???
RispondiEliminaby disperata 90 LOL
Ciao a tutti!
RispondiEliminaAnch'io sono stato chiamato per il colloquio- con scarso preavviso, tanto che credevo di non essere stato scelto. Qualcuno sa dirmi che cosa domandano per favore? io mi son rimesso a studiare diritto dell'UE, ma credo sia più utile sapere che cosa si aspettano veramente da me... HELP PLEASE!
Anche io stesso problema..sto ripassando diritto dell' unione europea ma non ho idea della durata del colloquio ne cosa potrennero chiedere...chi sa qualcosa scriva, aiuto!
RispondiEliminaCiao:) potrei avere informazioni sullo svolgimento del colloquio?
EliminaAvete già ricevuto risposta?? dopo quanto fanno sapere? ultima domanda.. secondo voi sono così carini da notificare anche un rifiuto??
RispondiEliminaCiao! Penso che ci faranno sapere a fine aprile
RispondiEliminaCiao , scusate qualcuno ha gia ottenuto risposta sull ' ammissione ?
RispondiEliminaCiao! Secondo te, per uno già avvocato con già un po' di esperienza che lo farebbe a 29 anni l'effetto positivo sarebbe minimo quindi? Sto valutando se fare il Collegio o un altro master per poi entrare nel mercato di Bruxelles (non istituzioni); tra l'altro, davvero offrono stage a gente con già un po' di esperienza?
RispondiEliminaGrazie mille
Federico
Io ho studiato al Collegio d'Europa circa 4 anni fa e condivido ogni parola dell'articolo. L'ho frequenato a 30 anni ed ero una delle più grandi. E' stato un anno veramente difficile e sinceramente non mi ha aperto nessuno sbocco lavorativo. In Italia le aziende non sanno nemmeno cosa sia. Inoltre il master è organizzato malissimo. I professori sono quasi tutti visiting professors che cercano di incastrare le lezioni come possono, alcuni persino nel weekend. Ho notato una disorganizzazione generale per quanto riguarda i programmi e gli esami. Ti fanno studiare ore e ore al giorno ma sinceramente quello che è veramente utile si riduce al 10%. Insomma, sinceramente se riuscite a frequentarlo con una borsa di studio allora ok (soprattutto se siete fortemente motivati a intraprendere una carriera nelle istituzioni europee), altrimenti investite i vostri soldi in master meno blasonati ma più validi e che soprattutto vi offrano contatti con aziende ecc...(il placement al Collegio d'Europa fa ancora più pena della mensa...)
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