In questi mesi in cui esploriamo nuove vette dello small talk - addentrandoci nel baby small talk - tutti non fanno altro che ripetere come sei bella. E come sei brava.
Complimenti che accolgo col sorriso caritatevole di chi non vuole stare a questionare. Ma che al mio orecchio stonano un po', e al mio naso puzzano di vecchio.
Una bambina bella e brava, ripetono tutti con convinzione, mentre picchettano le fondamenta di quel recinto oltre il quale idealmente una bambina - e poi una donna - non dovrebbe andare.
Stai al tuo posto, non fare rumore e che l'aspetto fisico sia il tuo primo valore.
Ecco il messaggio che arriva alle mie orecchie da vecchia volpe smaliziata.
Dei tuoi coetanei maschi finora ho sentito parlare solo di 'aspetto sano' e 'com'e' cresciuto' e 'com'e' robusto' e 'com'e' simpatico'.
E' vero, sei obiettivamente bellissima, col tuo visino a cuore, la boccuccia sorridente e gli occhioni azzurri. E chi non ti ha sentita in certe performance di schiamazzi serali ha ben ragione ad esclamare che brava, mentre te ne stai serena nella tua culla, esibita come un trofeo al centro della stanza con la tutina d'occasione.
Ma quello che ti vorrei trasmettere e' che anche se avessi le orecchie a sventola, il naso a punta e non facessi che piangere, io ti amerei lo stesso e anche di piu'. E che lo stesso dovresti pretendere dal resto del mondo.
Vorrei dirti che tenere la bocca chiusa non e' necessariamente un valore, e anzi vorrei incoraggiarti ad aprirla tutte le volte che vorrai esprimere il tuo parere.
E che essere 'tranquilla' e' positivo solo prima di addormentarsi la sera, e non quando si tratta di accettare passivamente quello che della tua vita non ti andra'.
Infine, che l'essere bella o brutta non dovra' essere il parametro con cui permetti agli altri di giudicarti.
E che dovrai impegnarti, per far si che le conversazioni a cui parteciperai vadano oltre una certa imbarazzante superficialita'.
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